Maratona per la scienza, la medicina e la prevenzione – Mauro Miceli
Maratona per la scienza, la medicina e la prevenzione
Si è svolta online, lo scorso 19 aprile, una maratona “per la prevenzione”: otto specialisti hanno condiviso i risultati più significativi delle loro ricerche e delle loro esperienze cliniche davanti a una platea di 400 ascoltatori. Quanto conta il sistema immunitario nell’affrontare le malattie? Si può parlare di rivoluzione epigenetica? Quale ruolo svolgono i mitocondri? Ed esiste un modo di nutrirsi – o di integrare – in grado di “riparare” i danni dell’inquinamento ambientale? Di questo e altro si è discusso al dibattito promosso da Epinutracell, azienda leader nella produzione di nutraceutici e nella promozione della salute.
Otto i relatori: Mauro Miceli, farmacologo e biochimico; Pier Mario Biava, medico, ricercatore e professore; Ernesto Burgio, pediatra ed esperto di epigenetica e di biologia molecolare; Pier Giorgio Spaggiari, medico, fisico e professore; Francesco Balducci, medico specializzato in medicina della prevenzione e antiaging; Massimo Spattini, medico specializzato in Medicina dello Sport e Scienza dell’ Alimentazione; Elisabetta Bernardini, medico esperta di Medicina funzionale e psiconeuroendocrinologia; Bartolomeo Allegrini, medico, omeopata e omotossicologo.
Mauro Miceli
Ha esposto la lezione magistrale dal titolo: “Il ruolo della carenza di ossigeno nel sistema immunitario”.
In questo momento è alla portata di tutti che il ruolo del sistema immunitario collegato all’ipossia e all’infiammazione è diventato cruciale.
Nel 2019 è stato assegnato il Nobel ai ricercatori che seppero mostrare la capacità delle cellule di adattarsi all’ipossia.
William G. Kaelin, Peter J. Ratcliffe e Gregg L. Semenza, 10 anni prima di conseguire il premio, chiarirono un meccanismo fondamentale alla base del funzionamento di tutte le cellule animali: la regolazione dell’espressione genica al variare dei livelli di ossigeno.
In condizioni di ridotta disponibilità di ossigeno, il fattore 1 indotto dall’ipossia (HIF-1) regola l’espressione dei geni che mediano le risposte adattive.
Se l’ossigeno aumenta, il fattore HIF-1 cala. Ma quando è l’ipossia a crescere “in modo spinto” ecco che il fattore HIF-1 provoca una cascata di reazioni che compromettono l’equilibrio corporeo. Dall’angiogenesi alla proliferazione cellulare alla produzione di acido lattico che favorisce l’acidosi; nei mitocondi non entra più piruvato (molecola chiave per la regolazione del metabolismo) e le cellule anziché ricavare energia dal ciclo di Krebs utilizzano la via glicolitica. Significa che fanno a meno dell’ossigeno e che siamo di fronte a uno stato infiammatorio diffuso.
Si chiama “effetto Warburg” lo shift delle cellule verso la via glicolitica perché fu Otto Warburg a dimostrare nel 1931 che le cellule tumorali si servono della glicolisi per sopravvivere in misura molto maggiore rispetto alle cellule sane.
L’ipossia è dunque un fattore che prepara il terreno all’insorgere dei tumori. Ipossia e infiammazione sono due facce della stessa medaglia. In altre parole ancora: un’adeguata risposta immunitaria richiede Atp, le cosiddette molecole dell’energia che utilizzano ossigeno. L’ipossia compromette il sistema immunitario anche perché inibisce l’attività dei neutrofili. Questi ultimi, a loro volta, sono sfrenati consumatori di ossigeno, se ne servono per produrre i ROS radicali liberi utili a eliminare gli agenti patogeni.
Si capisce che siamo un un tutt’uno. Dal sistema respiratorio a quello circolatorio L’ipossia patologica può creare danni esattamente come uno stato di acidosi diffusa.
Le Vitamine d’elezione da scegliere per favorire il funzionamento del sistema immunitario sono la B12, la A, la E, la C e D.
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