Nutrire con la scienza

Nutrire con la scienza

I Nutraceutici

Il benessere, la salute, ci sono quando il nostro organismo è in equilibrio. In termini scientifici questo equilibrio si definisce omeostasi.
Purtroppo, stress, inquinamento, impoverimento degli alimenti, spezzano questo equilibrio.
Perché diciamo “nutrire con la scienza”?

La nutraceutica è il crocevia fra la nutrizione, da cui dipende il 70% e forse più della nostra salute e la farmaceutica.
Per spiegarvi bene cosa sono e perché sono importantissimi, dobbiamo prima fare un piccolo excursus.

Cosa sono i farmaci? Con cosa sono fatti?
I farmaci, fino alla seconda guerra mondiale, avevano un’origine naturale. Le sostanze che provengono dalla natura, per proprietà dimostrate sulla base di studi e in basa alla formulazione, nonché alla concentrazione, spesso diventano prima fitoterapiche e poi medicinali. (dal greco ϕυτόνcioè “pianta” e dal latino scientifico phyto-).

Un esempio: i mirtilli e i bioflavonoidi che se ne ricavano per l’insufficienza venosa
Nutrire con la scienza? Le proprietà delle piante sono effettive. Prendiamo ad esempio i mirtilli e i bioflavonoidi che vengono estratti per l’insufficienza venosa in una certa concentrazione: gli studi hanno dimostrato un’efficacia nella protezione dei vasi sanguigni e un beneficio apportato alla circolazione periferica.
La fitoterapia attinge alle piante medicinali, raggruppate e definite da una farmacopea che raccoglie le sostanze ufficiali a uso medicinale, basate su estratti vegetali.

La sintesi chimica dopo la seconda guerra mondiale
Dopo la seconda guerra mondiale, l’industria ha sviluppato farmaci di sintesi attraverso la chimica organica. I farmaci son soggetti a una regolamentazione effettuata attraverso un ente deputato (in Italia, Aifa).
Il farmaco generalmente è un preparato di sintesi che risulta potente perché è progettato per agire su quel meccanismo biochimico a livello cellulare.

La scienza farmacologica sta ricominciando a studiare le piante
In questo momento, pare ci sia una totale rivalutazione del potere curativo delle piante, che la farmacia ha sempre trasformato in preparati efficaci.
Sta nascendo una farmacia naturale scientifica, consolidata dall’esperienza della fitoterapia e delle piante medicinali. Questo, intendiamo quando diciamo “nutrire con la scienza”.

Quali differenze con l’erboristeria?
Le scienze erboristiche fanno parte di farmacia e si basano su miscele di piante ma in genere non hanno il supporto di studi scientifici. Possono funzionare ma non hanno l’avallo della scienza ufficiale, mentre l’azione dei fitoterapici viene regolarmente dimostrata attraverso molteplici studi.

E gli integratori?
Gli integratori, come spiega la parola stessa, integrano ciò che manca. Ad esempio, se sudiamo e perdiamo minerali, un integratore a base di magnesio e potassio compensa la perdita dei due elementi. Per questo, una corretta integrazione dovrebbe basarsi su un’analisi corretta delle sostanze che effettivamente mancano al nostro corpo.
Ad esempio, le vitamine sono sostanze che fanno parte della biochimica della cellula, funzionali al mantenimento della sua fisiologia.

E arriviamo alla nutraceutica, un fattore che fa la differenza
Quando al nostro corpo diamo sostanze che fanno parte della sua fisiologia, a dosi superiori esse diventano nutrizionali ad azione farmaceutica. Così, possiamo effettivamente nutrire con la scienza. Ad esempio, possono essere sostanze che fanno parte della fisiologia della cellula ma anche sostanze naturali che non fanno parte della vita cellulare.
Ad esempio di bioflavonoidi: non sono nel nostro organismo, ma ad esempio assumendo pomodori, o altri alimenti che li contengono e per questo detti “funzionali”, li “importiamo” e diventano fito nutrienti.
Quando sono estratti e/o concentrati a specifiche dosi diventano nutraceutici.
Se prendiamo l’alimento pomodoro con il licopene, i carotenoidi in essi contenuti sono sostanze ad azione nutraceutica.

Ci sono alimenti funzionali, che hanno proprietà benefiche se usati regolarmente. E che possono diventare nutraceutici.
Il riso rosso fermentato è un alimento funzionale: nella medicina cinese veniva usato per la riduzione degli eventi cardio vascolari. Si è scoperto che contiene la monacolina K, una statina efficace per combattere il colesterolo.
Il suo estratto diventa nutraceutico: ma se vado oltre con le dosi diventa farmaco!
A seconda del dosaggio, la risposta funzionale è sempre più potente.

I broccoli ad esempio sono antiossidanti e proteggono il cuore: perché?
Il sulforafano è un composto che si ottiene dalla crucifere, ovvero broccoli, cavolfiori. Con aggiunta di licopene, tratto dai pomodori, ne traiamo uno dei più potenti antiossidanti a nostra disposizione. Esso, secondo la recente letteratura, risulta utile per controllare il livello dei lipidi e del colesterolo ed evitare che questo subisca modifiche come ossidazione e glicazione, che potrebbero portare a patologie. Inoltre, i germogli di broccoli contengono vitamine, acido folico, minerali come calcio, ferro e potassio e una ampia quantità di antiossidanti (carotenoidi, flavonoidi, clorofilla e glucosinati).

Perciò i nutraceutici prendono i principi degli alimenti funzionali e li dosano restando a metà fra il farmaco tradizionale e la nutrizione.
Nella scala quindi abbiamo i farmaci di sintesi, la farmacologia naturale scientifica, il preparato erboristico.

Epigenetica: perché i nutraceutici possono risultare determinanti.
Il corpo umano è composto da trilioni di cellule. Ogni cellula ha il proprio genoma, rappresentato da DNA e geni, che sono “impacchettati” in 44 autosomi e 2 cromosomi sessuali. Il genoma umano è composto da 25.000 geni e oltre 150.000 proteine.
Il genoma non risponde a tutte le domande sullo stato di salute di un individuo, poiché i geni codificanti costituiscono dal 2 al 3% dell’intero DNA. Il resto è indicato come DNA non codificante e rappresenta fino al 98% del nostro sé fisico.
La sequenza del DNA costituisce la sostanza fondamentale del gene ed è responsabile della trasmissione dei caratteri ereditari. Essa rimane immutata, ma l’aggiunta di gruppi chimici o piccole proteine in posizioni specifiche accende o spegne l’espressione dei geni.
Il termine epigenoma indica l’insieme delle modificazioni molecolari che controllano l’espressione dei geni.
In pratica, l’epigenoma è il genoma che ha subito una modificazione a opera dell’ambiente. Con una metafora, potremmo dire che il nostro DNA è l’impianto elettrico e che dipende da noi accendere o spegnere l’interruttore di ogni gene.

E con la nutraceutica possiamo aiutare il nostro corpo a ritornare o a restare sulla via del benessere!

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LINK INTERNO ALL’ARTICOLO APPARSO SU LA NUOVA MEDICINA.

2-10 Cosa sono i nutraceutici e perché sono un alleato prezioso per il nostro benessere?

13-10 Che differenza c’è fra farmaci, fitoterapici e prodotti erboristici?

19-10 La natura cura? Scopriamo insieme come i broccoli, ad esempio, favoriscono la funzionalità cardiovascolare

24-10 I mirtilli aiutano i vasi sanguigni e compensano l’insufficienza venosa: la moderna nutraceutica usa il potere delle piante.

 


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