Tutti i benefici della vitamina C
La vitamina C è una molecola indispensabile per vivere che però il nostro corpo non è in
grado di produrre. Occorre assumerla con l’alimentazione. La sua carenza è chiamata in
causa in un gran numero di malattie. A cominciare da una delle più antiche, lo scorbuto, che
affliggeva soldati e marinai quando erano costretti a trascorrere lunghi periodi senza poter
consumare cibi freschi, fino alle patologie dei nostri giorni.
Vi è una trama ben nota che accomuna le malattie cardiovascolari a quelle degenerative, il
diabete ai tumori, le sindromi metaboliche alle infezioni. È lo stress ossidativo: si verifica
quando il corpo non riesce più a riequilibrare i prodotti di scarto delle cellule ed è sottoposto
a continue sollecitazioni infiammatorie. Questo stato di disequilibrio diventa il terreno fertile
delle malattie.
Stress ossidativo e radicali liberi
I radicali liberi sono prodotti di "scarto" che si formano naturalmente nelle cellule quando
l'ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione). Se la
presenza dei radicali liberi è contenuta, il nostro corpo è in grado di fronteggiarla
egregiamente grazie agli antiossidanti endogeni: la superossido dismutasi, la catalasi e il
glutatione. Una minima quantità di radicali liberi, inoltre, contribuisce a rafforzare il nostro
sistema di difesa poiché aiuta a eliminare germi e batteri.
Quando invece il corpo produce una quantità di radicali liberi superiore a quella fisiologica e
il sistema antiossidante non è più in grado di neutralizzarne l’eccesso, i radicali liberi
aggrediscono le cellule, provocando danni più o meno gravi. E si ha lo stress ossidativo. Gli
effetti si traducono nel precoce invecchiamento delle cellule e nell'insorgere di varie
patologie gravi come il cancro, le malattie cardiovascolari e le patologie degenerative, dalla
cataratta al morbo di Parkinson all’Alzheimer. Lo stress ossidativo accomuna anche diabete,
enfisema polmonare e alcune malattie autoimmuni come la sclerosi multipla e l’artrite
reumatoide.
Alimenti ricchi di vitamina C
La vitamina C (acido ascorbico) è detta “scavenger”, spazzino, per la sua capacità di ridurre
le sostanze di scarto. Come le altre vitamine antiossidanti (la A e la E) ripristina l'equilibrio
chimico nei radicali liberi poiché fornisce loro gli elettroni di cui sono privi. In natura troviamo
la vitamina C nei frutti freschi (quelli aciduli come agrumi, limoni, pompelmi, ananas, kiwi,
fragole, ciliegie), in alcune verdure fresche (lattuga, radicchi, spinaci, broccoletti, cavoli,
cavolfiiori, pomodori, peperoni), nei tuberi (patate soprattutto se novelle).
Una vitamina fragile
La cottura altera le proprietà nutrizionali di molti cibi. L’acido ascorbico risente in particolare
della alte temperature e della luce oltre che dei recipienti in rame. L’ideale sarebbe
consumare crudi i frutti e gli ortaggi. Secondo i nutrizionisti, nonostante l’ampia disponibilità
di vitamine in natura, commettiamo alcuni errori che ne compromettono l’assimilazione. Ecco
i più frequenti: disdegnare i cibi freschi a scapito di quelli conservati o industriali; cucinare
troppo e male le verdure; seguire un’alimentazione monotona o diete dimagrati squilibrate;
non curare i disturbi digestivi; trascurare o ignorare le intolleranze alimentari; non svolgere
un’adeguata attività fisica; non rendersi conto che alcune condizioni fisiologiche (crescita,
gravidanza, allattamento) mandano “in riserva” il nostro patrimonio vitaminico; non
considerare che alcune cattive abitudini (es. alcolismo) o malattie (es. infezioni) o certi
farmaci (es. antibiotici, pillola) aumentano il fabbisogno di vitamine.
Quando integrare
La vitamina C è necessaria per formare il collagene, proteina del tessuto connettivo
indispensabile per la salute della pelle, delle ossa oltre che delle vene e delle arterie.
Favorisce la cicatrizzazione delle ferite e la sfaldatura delle fratture. Permette l’assimilazione
del ferro e, allo stesso tempo, compensa l’eccesso di ferro nel sangue che provoca radicali
liberi; aumenta la resistenza alle infezioni. Per questi motivi è raccomandata l’integrazione in
alcune situazioni di carenza, sempre sotto consiglio medico, considerando che si tratta di
una vitamina che non si accumula nell’organismo ma si smaltisce con le urine.
È perciò suggerita ai forti fumatori, agli alcolisti, alle persone debilitate o che vivono periodi
di grande affaticamento fisico e mentale, a chi assume molti farmaci, a chi conduce una vita
sedentaria e vive in città inquinate. Non solo. Le indicazioni sono estese a chi è sottoposto a
radiazioni ionizzanti o abusa dei raggi solari oltre che agli sportivi. Chi pratica attività fisica
intensa, aumentando il proprio fabbisogno di ossigeno, produce un surplus di radicali liberi.
Compressa o assorbimento sublinguale?
Sempre più farmaci e integratori sono ora proposti nella formulazione sublinguale. Il primo
vantaggio consiste nell’”aggirare” i fluidi gastrointestinali che ne potrebbero ridurre le
proprietà. Un contatto prolungato con la mucosa buccale permette di assimilare meglio il
principio attivo e di ottenere gli stessi effetti con minor quantità.
Si è visto che il tasso di assorbimento è quasi 20 volte maggiore rispetto a una pillola. La
vitamina C liquida in spray della linea Cellfood fornisce un’alta concentrazione di vitamina
ad assorbimento rapido. Ed è priva di eccipienti, cere, polveri, caffeina, sostanze chimiche,
calorie, grassi, o alcool normalmente presenti nelle vitamine in pillole. Si è visto, inoltre, che
dosaggi minori somministrati con maggior frequenza aumentano la concentrazione del
sangue. La Cellfood ha prodotto anche il multivitaminico versione spray. È una miscela di 12
vitamine di origine naturale (vitamina A, vitamina C, vitamina D, vitamina E, vitamina B1,
vitamina B2, vitamina B3) nella dose giornaliera raccomandata RDA, dose che si raggiunge
con tre erogazioni sublinguali.