CellFood Dott.ssa Serena Benedetti
NUTRACEUTICA E MODULAZIONE FISIOLOGICA DELL’OSSIGENO:
CELLFOOD: DALLA RICERCA DI BASE ALLA PRATICA CLINICA
L’attività antiossidante e antitumorale dell’integratore CELLFOODTM (CF) è stata documentata
negli ultimi anni da diverse evidenze sperimentali sia in vitro che in vivo.
I primi studi in vitro hanno dimostrato che CF ha una elevata capacità antiossidante ed è in grado di
proteggere sia le biomolecole (glutatione e DNA) che le cellule (eritrociti e linfociti) dal danno
ossidativo indotto dai ROS (specie reattive dell’ossigeno).
Allo stesso tempo, studi su celluleendoteliali in coltura hanno evidenziato che CF permette di aumentare il consumo di ossigeno e laproduzione di ATP, promuovendo in questo modo l’attività ossidativa mitocondriale.
Complessivamente, CF è dunque in grado di modulare l’ossigeno a livello cellulare, permettendo di
trarre tutti i possibili benefici dall’ossigenazione cellulare senza intercorrere nei processi ossidativi
ad essa legati.
Tali evidenze in vitro sono state confermate anche da alcuni studi in vivo. La supplementazione con
CF si è infatti dimostrata efficace nel ridurre i livelli sierici di ROS in soggetti a rischio di stress
ossidativo quali atleti, fumatori e sovrappeso . In pazienti con osteopenia, la somministrazione di
CF ha permesso di ridurre in maniera significativa i livelli sierici delle lipoproteine ossidate,
coinvolte nell’insorgenza della placca ateromatosa.
Analogamente, in pazienti con malattieneurodegenerative, il trattamento con CF ha ridotto significativamente i livelli sierici di ROS conconcomitante aumento della capacità antiossidante plasmatica e dei livelli di glutatione .
L’elevata azione antiossidante di CF e la sua capacità di promuovere l’attività ossidativa
mitocondriale potrebbero essere alla base anche dei benefici clinici osservati sia in pazienti con
fibromialgia che in atleti professionisti. Nei pazienti fibromialgici il trattamento con CF attenua
infatti in maniera significativa la sintomatologia dolorosa, la debolezza muscolare, la stanchezza al
risveglio e in generale i disturbi associati alla riduzione del tono dell’umore . In maratoneti e
ciclisti professionisti, CF aumenta la disponibilità di ossigeno con miglioramento delle prestazioni
cardio-respiratorie e delle performance fisiche, con benefici anche nel processo di adattamento
durante il periodo di allenamento .
Ulteriori studi in vitro hanno dimostrato che CF possiede anche una efficace azione antiproliferativa
nei confronti di numerose cellule tumorali in coltura quali cellule leucemiche e cellule di
mesotelioma, melanoma, carcinoma del colon, polmone, vescica e mammella. Si è osservato infatti
che CF induce morte cellulare per apoptosi attraverso due meccanismi principali: da una parte altera
il metabolismo glicolitico cellulare riducendo l’espressione del fattore ipossico HIF-1α e del
recettore di membrana per il glucosio GLUT-1 ; dall’altra, agisce sui meccanismi di
sopravvivenza della cellula tumorale riducendo l’espressione di fattori chiave quali Akt, Bcl-2 e cmyc e favorendo l’espressione di regolatori del ciclo cellulare quali p53, p21 e p27 .
A conferma di quanto osservato in vitro, recenti studi in vivo su modelli animali (dati in fase di
pubblicazione) hanno evidenziato che il pre-trattamento con CF previene la formazione della massa
tumorale nel 70% dei topi ai quali sono state iniettate cellule tumorigeniche di mesotelioma. Allo
stesso tempo, la somministrazione di CF a topi con mesotelioma migliora l’effetto della radioterapia
anche in combinazione con il trattamento chemioterapico (cisplatino + pemetrexed), riducendo
l’espressione del fattore ipossico HIF-1α.
In conclusione, gli studi scientifici fino ad oggi effettuati suggeriscono che CF può essere un valido
coadiuvante nella prevenzione e nel trattamento di varie condizioni fisiologiche e patologiche legate
allo stress ossidativo, dall’invecchiamento cellulare alla neurodegenerazione e al cancro. Grazie
infatti alle sue proprietà antiossidanti, ossigenanti e pro-apoptotiche, CF potrebbe essere un buon
candidato nella prevenzione oncologica e apportare importanti benefici clinici in associazione con
la terapia antineoplastica standard.
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