Sport: come portare il corpo a performare al massimo? Ma con l’epigenetica, naturalmente!
Come si valuta lo stato di salute del corpo? Sappiamo, perché ce lo dice la scienza, che il 98% dell’espressione genetica dipende dall’ambiente. Ovvero, che i fattori ereditari immutabili sono il 2%. Il resto dipende da come mangiamo, dalla vita che facciamo, dal nostro stato di stress, dall’ambiente che ci circonda.
La scienza epigenetica studia proprio questo: tutto ciò che va oltre l’espressione dei geni. Il nostro stato di salute, il modo in cui performiamo, il modo in cui invecchiamo sono al 98% nelle nostre mani!
In questo momento, a causa dei fattori ambientali, gran parte delle persone sul pianeta vive a un livello sub ottimale, ben lontano dalle prestazioni eccellenti che si potrebbero avere.
Cibi trattati, nutrienti con bassa bio disponibilità, tossine, sostanze chimiche, campi elettromagnetici, rendono il nostro corpo “presunto” sano.
Come portare il corpo a performare al massimo? E, soprattutto, cosa significa performare al massimo?
Signifca una ottima qualità delle cellule generate dal corpo per ripararsi.
Significa processi enzimatici equilibrati, un metabolismo che funziona.
Quali fattori ci rivelano che siamo sotto tono?
Perdita generale di energia e di forze, minore concentrazione, aumento di dolori e fastidi, tempi di recupero più lunghi. Per chi fa sport in modo regolare altri indicatori sono la qualità del sonno, un aumento dei livelli di irritabilità, un sistema immunitario più debole che porta a frequenti disturbi.
Allenarsi richiede una quantità sostanziale di risorse per via degli alti livelli infiammatori a cui va incontro il corpo.
O ancora, una dieta povera di acidi grassi essenziali potrebbe portare a un invecchiamento accelerato della pelle e dei tessuti connettivi! Mentre un giusto quantitativo di acidi grassi essenziali (EFA) può aumentare la resistenza, migliorare lo sviluppo muscolare, aumentare la produzione anaerobica totale, consentire una frequenza maggiore di allenamento senza sintomi di sovrallenamento, migliorare l’aspetto della pelle, migliorare la funzionalità cardiovascolare e molto altro ancora.
Ma cosa ci può dire quali nutrienti ci mancano e quali abbiamo in quantità sufficiente?
L’epigenetica è la risposta. Performare al massimo significa funzionare bene a livello di sistema organismo e il test SDrive può darci una risposta certa in pochi minuti!
Sport: come può l’epigenetica portarci a performare al massimo?
Esiste un test, chiamato SDrive, che in 12 minuti esatti legge il nostro organismo sotto ogni profile: bio chimico, energetico, sistemico.
L’unico test possibile, in questo momento, per vedere lo stato di aminoacidi, minerali, vitamine, antiossidanti, sostanze chimiche, metalli, interferenze ambientali, fattori di rischio.
Un test che può rivelarci lo stato del nostro sistema immunitario, endocrino, cardiovascolare; ovvero, farci una foto completa, che nelle mani del medico si trasforma in una diagnosi perfetta.
Perché il bulbo del capello è il marcatore più potente che abbiamo e ne bastano 3, al fine di ottenere un check up perfetto!
Di quali minerali sei carente? Che vitamine ti servono? Hai abbastanza acidi grassi?
Una carenza di minerali può compromettere le prestazioni fisiche e sportive. Ma assumerli a caso non è certo ottimale, perché il corpo è un sistema in equilibrio e ogni cosa è interconnessa.
Gli atleti possono utilizzare diversi dosaggi di determinate vitamine nel tentativo di aumentare specifici processi metabolici importanti per migliorare le prestazioni. I motivi di base per il consumo di ogni vitamina dipendono dalla specifica funzione metabolica in relazione allo sport e al fitness. energetico delle cellule muscolari. La niacina blocca il rilascio degli acidi grassi liberi. La pirossidina è implicata nella sintesi dell’emoglobina e di altre proteine responsabili del trasporto dell’ossigeno. Le vitamine C ed E sono antiossidanti che aiutano a prevenire la distruzione della membrana dei globuli rossi durante l’attività fisica.
L’efficienza vitaminica migliora la prestazioni ma ogni sostanza va integrata in modo consapevole!
Ad esempio, gli acidi grassi essenziali (EFA) hanno un ruolo chiave nell’attivare e disattivare i geni deputati alla riduzione del grasso, oltre a essere fondamentali nel bilanciare la funzionalità endocrina. Regolano il consumo energetico e riducono le riserve caloriche in eccesso, abbassando quindi i trigliceridi nel sangue. Un programma a base di EFA aiuta l’atleta e il bodybuilder nelle fasi di restrizione calorica in vista della gara. Ma quali ti servono esattamente?
È qui, che l’epigenetica si rivela il tuo più grande alleato! Solo una fotografia del tuo corpo in tempo reale potrà mettere il medico, o il nutrizionista, in condizione di fornirti esattamente ciò di cui il corpo ha reale bisogno in funzione della performance massima!